ACLS: Approccio Sistematico e Valutazione del Paziente in Arresto o Periarresto Cardiaco

ACLS: Approccio Sistematico e Valutazione del Paziente in Arresto o Periarresto Cardiaco

Nell’ambito dell’Advanced Cardiovascular Life Support (ACLS), l’approccio sistematico al paziente gioca un ruolo cruciale per una gestione tempestiva ed efficace delle emergenze cardiovascolari. Il processo di valutazione del paziente, consente al team medico di affrontare le emergenze cardiovascolari in modo organizzato e basato sulle priorità.

L’Approccio Sistematico durante l’ACLS

L’approccio sistematico rappresenta un metodo strutturato che permette al team medico di stabilire le priorità in situazioni di emergenza cardiovascolare, con un’attenzione particolare all’arresto cardiaco e alle condizioni che richiedono il supporto avanzato. Questo processo si articola in tre fasi fondamentali: la valutazione BLS (Basic Life Support), la valutazione primaria ABCDE e la valutazione secondaria con particolare attenzione alle cause sottostanti (I e T) l’arresto cardiaco e i SAMPLE.

Il primo passaggio è rappresentato dall’impressione visiva mentre ci si avvicina al paziente, vale a dire una valutazione rapida che si esegue non appena si arriva sulla scena. Il suo scopo è ottenere una panoramica immediata delle condizioni del paziente,  osservando l’aspetto globale del paziente, cercando segni di sofferenza acuta, pallore, cianosi, sudorazione profusa e postura se il paziente è cosciente.

La Valutazione BLS: Basic Life Support

La valutazione BLS è il primo approccio al paziente in condizioni di peri arresto o  arresto cardiaco e si basa su linee guida internazionali aggiornate.

I passaggi della valutazione BLS

  • Valutazione della sicurezza della scena: Prima di intervenire, è essenziale verificare che l’ambiente sia sicuro per il soccorritore e il paziente.
  • Valutazione della responsività: Chiamare il paziente per verificare la coscienza. Se non risponde, procedere immediatamente, attivando il sistema di emergenza e richiedendo un defibrillatore automatico esterno (DAE).
  • Valutazione del respiro e del polso: Valutare rapidamente se il paziente respira e ha un polso. Se assenti, iniziare subito le compressioni toraciche e utilizzare il DAE appena disponibile.

 

La Valutazione Primaria (ABCDE)

La valutazione ABCDE rappresenta la fase successiva nel processo di gestione avanzata dell’emergenza

I passaggi della valutazione primaria ABCDE

 A – Airway (Vie aeree): Verificare e preservare la pervietà delle vie aeree. Valutare se idonea manovra di estensione e  sollevamento del capo, posizionamento di canula orofaringea o nasofaringea, intubazione orotracheale o utilizzo di presidi sovraglottici. In caso di utilizzo di dispositivi per il supporto avanzato delle vie aeree, verificarne il corretto posizionamento e fissaggio tramite capnografia.

 B – Breathing (Respirazione): Valutazione della qualità del respiro. Assicurarsi che il paziente riceva un’adeguata ossigenazione e ventilazione. Se il paziente è in arresto, erogare ossigeno al 100% ad alti flussi, altrimenti garantire ossigenazione tra il 95-98% o superiore al 90% in caso di SCA.

Utile utilizzare l’acronimo OPACS:

Osservo:  Osservare l’espansione toracica.

Palpo: Palpazione del torace per evidenziare eventuali crepitii o deformità.

Ausculto: Auscultazione dei campi polmonari

Conto: Contare il numero di atti respiratori.

Saturimetria: Valore tramite saturimetro.

C – Circulation (Circolazione): Controllo del polso e monitoraggio della pressione arteriosa. Reperire un accesso venoso per la somministrazione di liquidi e farmaci. Collegare il paziente al monitor e definire il ritmo (aritmie e o arresto cardiaco). In caso di arresto cardiaco, eseguire la defibrillazione e somministrare farmaci ACLS. Se presente supporto avanzato delle vie aeree, controllare l’ETCO2 per verificare: l’efficacia delle compressioni, eventuale ROSC e corretto posizionamento del dispositivo di ventilazione. Controllare glicemia e temperatura.

D – Disability (Disabilità neurologica): Valutazione dello stato neurologico del paziente, utilizzando la scala AVPU (Alert, Verbal, Pain, Unresponsive) per determinare il livello di coscienza.

E – Exposure (Esposizione): Esaminare il paziente in modo completo, cercando segni di traumi, emorragie o altre condizioni critiche non immediatamente evidenti.

La Valutazione Secondaria: Sample e Cause Sottostanti

La valutazione secondaria prevede una raccolta più dettagliata di informazioni sul paziente e l’individuazione delle cause potenzialmente reversibili.

Sample

La valutazione SAMPLE è un acronimo utilizzato nell’ambito del supporto cardiovascolare avanzato per raccogliere informazioni fondamentali durante una valutazione secondaria del paziente. Questi dati sono cruciali per comprendere le condizioni cliniche del paziente e identificare le potenziali cause sottostanti di un arresto cardiaco o altre emergenze mediche. Approfondiamo ciascun elemento del SAMPLE e vediamo come contribuiscono alla diagnosi e alla gestione clinica.

S – Segni e Sintomi

I segni sono le manifestazioni oggettive osservabili dal medico (es. cianosi, tachicardia), mentre i sintomi sono le sensazioni riferite dal paziente (es. dolore toracico, mancanza di respiro).

La valutazione tempestiva dei segni e sintomi consente di iniziare immediatamente terapie mirate, come l’ossigenoterapia o l’uso di farmaci antiaritmici.

A – Allergie

L’anamnesi allergica del paziente include tutte le reazioni allergiche note, specialmente a farmaci, alimenti, o altre sostanze (es. lattice).

Determina la sicurezza dei farmaci da somministrare, riducendo il rischio di eventi avversi e reazioni anafilattiche, che potrebbero peggiorare la condizione del paziente.

M – Medicinali

Si riferisce a tutti i farmaci assunti dal paziente, inclusi i farmaci da banco, integratori e terapie croniche.

Alcuni farmaci possono contribuire alla situazione di emergenza. Ad esempio, un paziente che assume anticoagulanti potrebbe avere un’emorragia interna.

I farmaci come i beta-bloccanti o i calcio-antagonisti possono influenzare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, interferendo con le normali risposte fisiologiche del corpo.

P – Patologie Pregresse

Raccolta dell’anamnesi pregressa, incluse condizioni croniche come diabete, ipertensione, cardiopatia ischemica, insufficienza renale, interventi.

Conoscere le patologie pregresse è essenziale per comprendere la vulnerabilità del paziente e le possibili cause dell’arresto cardiaco.

Un paziente con una storia di infarto del miocardio o aritmie può avere un rischio maggiore di sviluppare eventi cardiaci acuti.

Patologie come il diabete o insufficienza renale possono influenzare il metabolismo dei farmaci o causare squilibri elettrolitici, contribuendo alla situazione di emergenza.

L – Ultimo Pasto o Liquido Ingerito

Il tempo e il tipo di cibo o liquidi consumati prima dell’evento.

Questo elemento è particolarmente rilevante in caso di interventi chirurgici o procedure che richiedono anestesia, dove il rischio di aspirazione è alto se il paziente ha mangiato di recente. Può fornire informazioni in caso di ipoglicemia o intossicazione alimentare, entrambe possibili cause di alterazione dello stato di coscienza e arresto cardiaco.

E – Eventi Che Hanno Portato alla Condizione Attuale

Descrizione degli eventi immediatamente precedenti all’emergenza, come sintomi iniziali, attività del paziente o circostanze che hanno preceduto il deterioramento. Aiuta a identificare l’evento scatenante dell’arresto cardiaco o dell’emergenza. Ad esempio, un paziente che lamenta dolore toracico prima della perdita di coscienza, potrebbe essere stato colpito da un infarto miocardico.

Le Cause Sottostanti nell’Arresto Cardiaco: Le 5I e 5T

Oltre alla raccolta di informazioni tramite SAMPLE, è cruciale identificare le cause potenzialmente reversibili che hanno provocato l’arresto cardiaco. Le cause sottostanti possono essere classificate in:

Le 5I:

Ipossia: Mancanza di ossigeno nei tessuti, trattabile con ossigenoterapia o ventilazione meccanica.

Ipovolemia: Perdita di volume sanguigno che porta a shock, trattabile con somministrazione di liquidi.

Acidosi metabolica (concentrazione di ioni idrogeno): Acidosi grave che interferisce con la funzione cellulare. Trattamento con bicarbonato.

Iponatriemia/Iperkaliemia: Squilibri elettrolitici trattabili con terapia mirata (es. somministrazione di calcio o insulina per l’iperkaliemia).

Ipotermia: Abbassamento della temperatura corporea che rallenta i processi metabolici e cardiaci, trattabile con riscaldamento attivo.

Le 5T:

Tamponamento cardiaco: Accumulo di liquido pericardico, trattabile con drenaggio pericardico.

Tensione pneumotoracica: Accumulo d’aria nel torace, trattabile con decompressione.

Tossici: Sovradosaggi o avvelenamenti, trattabili con antidoti specifici.

Trombosi coronarica: Infarto miocardico acuto, trattabile con riperfusione coronarica (angioplastica).

Trombosi polmonare: Embolia polmonare massiva, trattabile con trombolisi o embolectomia.

La raccolta delle informazioni SAMPLE, insieme all’identificazione delle 5I e 5T, guida l’equipe medica nella diagnosi differenziale e nella gestione delle emergenze cardiovascolari, migliorando le probabilità di intervenire efficacemente sulle cause reversibili e aumentando le chance di sopravvivenza del paziente.

   

 

   

 

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