Catena della Sopravvivenza: Procedura fondamentale in Caso di Arresto Cardiaco
La Catena della Sopravvivenza è un concetto fondamentale che rappresenta una sequenza di azioni che, se eseguite correttamente, aumentano significativamente le possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco.
Catena della Sopravvivenza negli Adulti in ambiente extraospedaliero
Riconoscimento precoce e chiamata ai servizi di emergenza
Riconoscere immediatamente i segni di un arresto cardiaco, come perdita di coscienza, assenza di respirazione o respiro agonico (gasping).
Chiamare il numero di emergenza 112 o 118 fornendo informazioni dettagliate sulla posizione e situazione.
RCP precoce (Rianimazione Cardiopolmonare)
Iniziare immediatamente la RCP con compressioni toraciche di alta qualità, con una frequenza di 100-120 compressioni al minuto e una profondità di almeno 5 cm.
Alternare 30 compressioni con 2 ventilazioni.
Defibrillazione precoce
Utilizzare un defibrillatore semiautomatico/automatico esterno (DAE) appena disponibile per ripristinare un ritmo cardiaco normale.
Seguire le istruzioni vocali del DAE e assicurarsi che nessuno tocchi la vittima durante la scarica.
Intervento dei soccorsi avanzati
Il team di intervento avanzato (ALS), composto da medici ed infermieri, prende in carico il paziente passando a trattamenti avanzati quali somministrazione di farmaci, gestione delle vie aeree, utilizzo del defibrillatore manuale.
Cure post-arresto
In ambiente ospedaliero vengono fornite le cure mediche avanzate una volta che il cuore è stato riavviato, stabilizzando il paziente e trattando le cause sottostanti dell’arresto cardiaco.
Questo può includere interventi come: la gestione controllata della temperatura, la gestione delle vie aeree avanzata, il supporto farmacologico, indagini diagnostiche specifiche ECG, TAC encefalo, ecocardiogramma, supporto circolatorio meccanico.
Recupero
Include tutte le attività necessarie a far si che la persona colpita da arresto cardiaco possa riprendere una vita normale.
Catena della Sopravvivenza nei Bambini in ambiente extra ospedaliero
La Catena della Sopravvivenza per i bambini è simile a quella per gli adulti, ma con alcune differenze chiave. Nei bambini un aspetto fondamentale è la prevenzione dell’arresto cardiaco. In molti casi, infatti, l’arresto cardiaco può essere prevenuto riconoscendo e trattando tempestivamente i segni di difficoltà respiratorie e shock. Particolare attenzione va prestata alla prevenzione di incidenti come l’annegamento e il soffocamento, che sono cause comuni di arresto cardiaco in età pediatrica.
- Prevenzione, Riconoscimento precoce e chiamata ai servizi di emergenza.
- RCP precoce.
- Defibrillazione precoce
- Intervento dei soccorsi avanzati
- Cure post-arresto
- Recupero
Prevenzione dell’Arresto Cardiaco in Età Pediatrica
Sorveglianza costante: I bambini devono essere sempre sorvegliati quando si trovano vicino all’acqua, che sia una piscina, una vasca da bagno o un corso d’acqua naturale.
Educazione al nuoto: Insegnare ai bambini a nuotare fin da piccoli può ridurre il rischio di annegamento.
Sicurezza in casa: Evitare di lasciare oggetti piccoli a portata dei bambini per prevenire il soffocamento.
Applicazione della catena della sopravvivenza in ambiente ospedaliero
In ambito intraospedaliero è possibile una supervisione attiva e costante dei pazienti, alcuni dei quali potrebbero essere anche monitorati. Questo fa si che in questo contesto, il primo anello della catena della sopravvivenza sia, ove possibile, la prevenzione dell’arresto cardiaco
Differenze nell’Applicazione della Catena della Sopravvivenza tra Laici e Professionisti Sanitari in attesa dei soccorsi avanzati
Riconoscimento precoce e chiamata ai servizi di emergenza
Laici
I soccorritori laici sono addestrati a riconoscere i segni di un arresto cardiaco (incoscienza, assenza di respirazione) e a chiamare immediatamente i servizi di emergenza. L’accento è posto sulla tempestività della chiamata e sulla fornitura di informazioni accurate agli operatori del servizio di emergenza.
Professionisti Sanitari
I professionisti sanitari, oltre a riconoscere assenza di respiro e coscienza, valutano anche la presenza/assenza del polso carotideo. Inoltre, possono fornire una prima assistenza avanzata in attesa dell’arrivo di ulteriori soccorsi.
RCP precoce
Laici
I laici vengono istruiti a iniziare immediatamente la RCP con compressioni toraciche di alta qualità. Nei corsi BLSD per laici, l’enfasi è posta sulle compressioni continue, con una frequenza di 100-120 compressioni al minuto e una profondità adeguata, se il soccorritore non è addestrato alla ventilazione.
Professionisti Sanitari
I professionisti sanitari sono addestrati a eseguire compressioni toraciche e ventilazioni in modo coordinato. Possono utilizzare dispositivi quali i palloni autoespandibili (Ambu) per fornire ventilazioni più efficaci. Inoltre, sono addestrati a gestire vie aeree complesse e possono utilizzare strumenti come la cannula orofaringea o naso faringea in attesa dei soccorsi avanzati.
Defibrillazione precoce
Laici
I laici imparano a utilizzare i DAE (defibrillatori automatici/semiautomatici esterni), che sono progettati per essere usati facilmente da persone senza formazione medica. I DAE guidano l’utente attraverso le istruzioni vocali e visive, assicurando che le scariche vengano somministrate in sicurezza.
Professionisti Sanitari
I professionisti sanitari, oltre a utilizzare i DAE, possono avere accesso a defibrillatori manuali che richiedono una valutazione e una decisione clinica in base al ritmo cardiaco.
La formazione BLSD sia per operatori laici che per professionisti sanitari, rappresenta un aspetto fondamentale per poter garantire una tempestiva e corretta assistenza ad una persona colpita da arresto cardiocircolatorio.